Un laureato in Biotecnologie, specialmente con una magistrale in ambito medico-farmaceutico, può lavorare in numerose start-up innovative, assumendo ruoli centrali sia nella ricerca che nello sviluppo e gestione di prodotti, servizi o tecnologie. Le start-up biotecnologiche sono attive in settori interdisciplinari come medicina, genetica, diagnostica, alimentazione, ambiente e informatica applicata.
Tipologie di start-up biotech
Medicina e farmaceutica
- Sviluppo di nuovi farmaci (biologici, anticorpi monoclonali, terapie cellulari e geniche)
- Start-up in ambito drug discovery e drug delivery
- Dispositivi medici innovativi
Diagnostica e genomica
- Biotecnologie molecolari per la diagnosi precoce
- Analisi genetiche (test prenatali, oncogenomica, medicina personalizzata)
- Start-up in digital health e laboratori mobili (Lab-on-a-chip)
Agroalimentare
- Biofertilizzanti, biopesticidi, piante OGM
- Fermentazione industriale e produzione alimentare sostenibile (proteine alternative, food tech)
Biotecnologie ambientali
- Bonifica ambientale (bioremediation)
- Produzione di bioenergie e bioplastiche
- Trattamento acque reflue tramite microrganismi
Cosmetica e dermofarmaceutica
- Start-up per cosmetici biotech (senza uso di animali, con cellule staminali vegetali)
- Sviluppo di ingredienti attivi bio-based
Bioinformatica e AI applicata alla biologia
- Analisi di dati omici (genomica, proteomica)
- Start-up che integrano AI per la modellazione di molecole, target discovery
Suggerimenti per lavorare in una start-up biotech
Focalizzati su una specializzazione tecnica (es. editing genomico, colture cellulari, fermentazione, NGS…)
Partecipa a programmi di incubazione/accelerazione biotech (es. BioUpper, StartCup, JCube)
Crea un profilo LinkedIn orientato a start-up e innovazione
Valuta la possibilità di fondare una tua start-up se hai un’idea originale (ci sono molti bandi per giovani biotecnologi)